La famiglia Pisani
Cacciati da Pipino, figlio di Carlo Magno, i Conti Bassi di Murena, Governatori di Pisa, si stabilirono a Venezia, dove furono denominati Pisani.
Era circa l’anno ‘800 quando i Pisani iniziarono a costruire la loro fortuna di mercanti, banchieri e condottieri che li portò alle più alte cariche della Repubblica e divennero una delle famiglie veneziane più nobili e più ricche del tempo. I Pisani di Vescovana, appartenevano al ramo dei Pisani di Santo Stefano, che prende il nome dallo stupendo palazzo che abitavano in Campo S. Stefano a Venezia. Era questo il ramo più splendido e sensibile alle arti della grande famiglia, che, attraverso una intensa attività mercantile e creditizia, aveva accumulato una grandissima ricchezza che fu investita non solo nel feudo padovano, ma a Venezia in bellissimi palazzi e in terraferma in bellissime Ville, la cui costruzione venne affidata ai più insigni architetti dell’epoca, come il Palladio, il Falconetto o lo Scamozzi.
Evelina Pisani Furono Dogi, Generali, Ambasciatori e Cardinali della Serenissima, e per tutta la durata del fulgore della Repubblica Veneziana, fino alla sua caduta, ricoprirono i massimi ruoli politici, amministrativi e religiosi.
A Vescovana dedicarono l’attenzione che si doveva ad una immensa proprietà fondiaria da cui traevano un reddito importante che soccorreva le fortune della famiglia quando queste venivano compromesse dalle folli spese fatte per costruire palazzi o per stupire in ricevimenti e feste se nella Serenissima giungevano ospiti i reali d’Europa.
Con lente e sapienti opere di bonifica i Pisani seppero modificare un territorio ricco solo di acque, in una campagna fiorente e prospera dove coltivazioni di grano, tabacco, agrumi, assicuravano una grande ricchezza.